PSE contro radicalismo e politica della paura
Questo febbraio, la città di Madrid ha visto tenersi l’incontro tra i leader del PSE nel quale, ricordando i terribili attacco di Parigi e Copenaghen, si è voluto riaffermare la presa di distanza da ogni forma di radicalismo e dalla politica della paura.
Come affermato dal Vice segretario del PSE Marije Laffeber : “dobbiamo lottare per la coesione sociale e per l’inclusione, e dobbiamo contrastare la ghettizzazione e la stigmatizzazione di ogni comunità“.
Il 5 marzo il PSE invita a prendere parte alla discussione su come affrontare la minnaccia del radicalismo in Europa, con l’intenzione di proteggere i valori del pluralismo e della diversità.
Il Presidente del Democracy Network, Mep tanja Fajon, ha sottolineato l’importanza di combattere l’intolleranza e le ideologie fondate sull’odio, che non fanno altro che incrementare xenofobia, islamofobia e razzismo. Infatti, mentre alcuni commentatori e politici hanno visto la possibilità di strumentalizzare i recenti attacchi terroristici per alimentare quest’odio, il PSE è rimasto, e rimane, inamovibile su valori quali: tolleranza, pluralismo e democrazia.
Dibattito: temi e soluzioni
Durante il dibattito, organizzato con S&D, il gruppo PSE alla Camera delle Regioni e il FEPS(Foundation for European Progressive Studies), sono state trattate varie tematiche tra le quali troviamo: misure preventive contro ogni forma di radicalismo che può condurre all’estremismo violento; i cosiddetti foreign fighters; i rapporti con gli emigranti che sono tornati in patria; e, infine, lo scambio delle “best practices” con le autorità, locali e regionali, politici, accademici e organizzazioni rappresentanti la società civile.
Tutto ciò alla luce dell’impegno da parte del PSE di presentare soluzioni a queste problematiche entro i prossimi mesi.
Fonte: http://www.pes.eu/pes_leads_fight_against_radicalisation_and_protecting_the_rule_of_law